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CYPEFIRE Sprinklers è uno strumento sviluppato per realizzare la progettazione e il dimensionamento di reti idrauliche di protezione incendi tramite sprinklers e cassette antincendio.
Il programma realizza i calcoli idraulici e le verifiche necessarie per assicurare il soddisfacimento delle verifiche della normativa NFPA® 13 (National Fire Protection Association) come:
CYPEFIRE Sprinklers genera in maniera automatica tutti i documenti tecnici e gli elaborati grafici necessari per giustificare il soddisfacimento della NFPA® 13: Analisi dei nodi, analisi dei tubi e Elaborati grafici dell’impianto.
CYPEFIRE Sprinklers è un applicativo integrato nel flusso di lavoro Open BIM. Questa integrazione viene realizzata mediante l’importazione di informazioni di un modello BIM in formato IFC.
A breve sarà possibile disporre di maggiori informazioni sull’applicativo, alla pagina specifica di CYPEFIRE Sprinklers.
A partire dalla versione 2017.g è stata implementata la prima versione della base dati di:
Per la realizzazione degli insiemi di apparecchi per riscaldamento d’ambiente e per riscaldamento dell’acqua, è possibile scegliere i prodotti da una base dati comprensiva delle più importanti case produttrici in Italia.
Con la possibilità di importare direttamente i parametri di calcolo dei dispositivi da catalogo, viene quindi facilitata all’utente la generazione degli output Etichetta energetica, Scheda prodotto e Fascicolo tecnico.
A partire dalla versione 2017.g è stata implementata la prima versione della base dati di:
Nella definizione dei sistemi impiantistici, autonomi o collettivi, è possibile perciò selezionare dispositivi di numerose case produttrici, importando i valori necessari per la definizione dei sottosistemi di generazione.
Mediante questa implementazione viene agevolata la definizione del sistema involucro - impianti per la realizzazione della certificazione energetica e per il conseguente ottenimento di A.P.E., A.Q.E. e Relazione Tecnica di Progetto ex Legge 10.
A partire dalla versione 2017.g, CYPELUX incorpora il calcolo dell’illuminazione prodotta dall’effetto della luce naturale. Per ottenere questi valori è necessario associare il progetto di CYPELUX ad un modello BIM che contenga almeno la definizione geometrica dell’edificio.
Viene inoltre inclusa una biblioteca del programma, accessibile dalla barra degli strumenti, che racchiude le tipologie di finestre e lucernari presenti nel progetto. L’utente può indicare il grado di trasmissione e l’indice di rifrazione del vetro.
Per poter realizzare il calcolo, oltre a specificare le caratteristiche delle aperture vetrate, è necessario descrivere il modello di cielo della scena mediante l’opzione Luce diurna dalla barra degli strumenti del programma. All’interno di questa finestra di dialogo è possibile specificare i parametri relativi al calcolo della luce diurna, come il tipo di cielo in base allo standard CIE, la localizzazione dell’edificio e il suo orientamento. Quest’ultimo può essere importato con il modello BIM, nel caso esso lo contenga.
Grazie all’inclusione del calcolo della luce diurna in CYPELUX, adesso è possibile determinare i valori di frazione di luce diurna per ogni locale del progetto. La frazione della luce diurna esprime la relazione tra l’illuminamento in un punto interno prodotto dall’effetto della luce naturale e l’illuminamento che avrebbe in assenza di ostruzioni. Questo coefficiente è un indicatore del livello di utilizzo della luce naturale.
Nella finestra di dialogo Configurazione render è stata aggiunta l’opzione Luce naturale come Tipo di illuminazione. In questo modo è possibile selezionare lo scenario di luce diurna per realizzare la visualizzazione del progetto.
Nella barra degli strumenti della linguetta Schemi di principio, è stata introdotto il blocco Sistemi di VRF Toshiba, che comprende gli elementi necessari per l’introduzione di sistemi di volume di refrigerante variabile di questo fabbricante.
Le unità interne devono essere posizionate nello stesso spazio da climatizzare, e possono essere: a cassetta, condotti, a parete, a pavimento o soffitto.
Per ogni tipo è presente una serie di dimensioni con i valori della potenza nominale per riscaldamento e raffrescamento. Questa potenza nominale viene corretta dal programma in funzione delle condizioni interne di progetto, la lunghezza dei tubi e in ultimo, in base alla potenza dell’unità esterna selezionata. Nel pannello vengono mostrate i valori dei carichi termici delle condizioni di progetto dello spazio da climatizzare, che vengono utilizzati dal programma per verificare la conformità dell’unità selezionata.
Tutta la rete di unità interne viene connessa mediante tubi alla macchina esterna, che può essere di tipo Pompa di calore (2 tubi) o con Recuperatore di calore (3 tubi). La selezione di un tipo o dell’altro, determina il tipo di sistema impiantistico.
I tubi vanno disposti in maniera unifilare e il programma seleziona i diametri corrispondenti in funzione della somma dei coefficienti di capacità delle unità a valle (ovvero della capacità termica che trasportano) e della situazione dei tubi nel sistema.
I selettori di flusso sono dei dispositivi installati nei sistemi a 3 tubi, ovvero quando è presente una unità esterna con recupero di calore. Questo dispositivo presenta 2 tubi lato utenza (che lo collegano con l’unità interna) e 3 tubi lato generazione. La sua funzione è quella di alimentare le unità interne con gas o liquido refrigerante, a seconda delle necessità termiche del locale.
Ogni volta che viene realizzata una biforcazione in tubo principale, viene generata la ramificazione mediante una derivazione. Non è presente un’icona specifica poiché la realizzazione e la selezione dei diametri corrispondenti vengono effettuate automaticamente dall’applicativo.
In alcune occasioni si presenta la necessità di alimentare, a partire dal tubo principale, varie unità interne posizionate a distanze simili. In questi casi è conveniente posizionare un collettore con 4 o 8 uscite piuttosto che realizzare varie derivazioni molto vicine sullo stesso tubo principale
Selezionando l’opzione Relazioni, è possibile accedere ad una relazione dei risultati di calcolo che contiene tutte le informazioni relative al sistema impiantistico: computo degli elementi, soddisfacimento delle verifiche, potenze di riscaldamento e raffrescamento corrette e schema unifilare.
Viene incluso la relazione degli impianti a pavimento radiante, un paragrafo nel quale vengono elencati i rotoli di tubo necessari nell’impianto progettato, dettagliando i circuiti che lo compongono (con l’indicazione dei locali ai quali appartengono) e lo sfrido dei rotoli di tubo.
Nella finestra di dialogo di modifica dei circuiti di pavimento radiante è stata implementata la possibilità di selezione automatica del programma del passo dei tubi adeguato nelle zone periferica e occupata dei circuiti (tra quelli disponibili in funzione del sistema) in base alle condizioni definite. Per il momento questa possibilità è disponibile solamente per i circuiti del fabbricante Polytherm.
È stata implementata una relazione per l’analisi dei risultati della simulazione energetica nel programma CYPETHERM EPlus che permette all’utente di studiare l’andamento della temperatura interna delle zone rispetto alla temperatura esterna. Questa implementazione permette di valutare ad esempio le variazioni di temperatura nei locali utili non climatizzati o verificare che i sistemi definiti eseguano la loro funzione mantenendo la temperatura interna uguale a quella di setpoint.
Il programma contabilizza inoltre il numero di ore nelle quali il valore di temperatura interna non rientra nei limiti di comfort interno (definiti nella zona separatamente a quelli di consegna), sottolineando il numero di ore nelle quali ciò succede mentre è attivo il profilo di occupazione delle zone in questione. I limiti di temperature di comfort possono essere definiti per riscaldamento e per raffrescamento.
A partire dalla versione 2017.g è stato incluso negli strumenti di definizione di resistenza al fuoco l’opzione Assegnare zona. Questo strumento permette di assegnare o meno a varie zone la necessità di verifica di resistenza al fuoco. Le zone di resistenza possono avere rivestimenti di protezione al fuoco uguali o no da quelli del gruppo.
A partire dalla versione 2017.g, CYPECAD permette di calcolare il progetto nonostante siano state introdotte travi (che non siano travi di fondazione ne appoggi o incastri di murature) alla base di pilastri definiti con vincolo esterno. Il programma emette un messaggio di avvertenza permettendo all’utente di assicurarsi del fatto che questa introduzione sia stata volontaria e non un errore.
La possibilità di definire queste travi alla base di pilastri con vincolo esterno permette di introdurre solai areati composti da travi che trasmettono il carico ai pilastri.
È stata implementato il tipo di carico trapezoidale nell’introduzione di carichi orizzontali nei pilastri.
A partire dalla versione 2017.g l’utente può assegnare un carico aggiuntivo introdotto nel programma, a qualsiasi delle ipotesi che CYPECAD genera automaticamente quando viene definita l’azione del vento nella finestra di dialogo Dati generali (Progetto > Dati generali).
È stata implementata la rappresentazione degli S.L.E. nelle combinazioni di spostamento.
A partire dalla versione 2017.g, oltre a rilevarne la presenza, il programma indica quali sono i riferimenti ripetuti nei pilastri.
Per evitare la difficile localizzazione visiva dei riferimenti ripetuti, è stata implementata l’opzione Cercare (menu Inserimento > Pilastri, pareti di taglio ed elementi di appoggio > Cercare) che permette di individuare rapidamente a quali pilastri è stato assegnato lo stesso riferimento.